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Matteo Madrigali

Biografia

Come ha detto qualcuno più in alto di me... hello there!

Per chi non mi conoscesse, mi chiamo Matteo Madrigali e sono un patito del “mondo-nerd”. Ho frequentato il liceo classico San Carlo a Modena e mi sono laureato in Lettere moderne all’università di Bologna; attualmente sto conseguendo la magistrale in Italianistica, il che vuol dire che sono sempre circondato dai libri. Nel tempo libero amo suonare la chitarra, passeggiare con gli amici in collina e montagna, giocare di ruolo e, naturalmente, leggere e scrivere.

Il mio primo approccio alla scrittura è legato a doppio filo col gioco. Da bambino impersonavo un guerriero di nome Electron e, insieme a una compagnia di amici, vivevo le sue avventure in quel reame meraviglioso che è la realtà vista con gli occhi della fantasia. Giocare però cominciò a non bastarmi più. Volevo far durare la magia dell’avventura, abbellirla, darle forma attraverso capitoli, colpi di scena, analessi e un sacco di altri trucchi del mestiere di cui allora avevo solo una vaga idea. Nacque così la Saga di Electron (mai finita, come la metà dei miei lavori) e con essa il mio amore per la scrittura.

Nel tempo ho incontrato, nelle opere letterarie (quelle vere), autori in grado di parlarmi a tu per tu, come se fossero vecchi amici o sconosciuti che hai l’impressione di conoscere da sempre. Mi è successo con John Tolkien e Michail Bulgakov, con Jorge Luis Borges e Italo Calvino, con Friedrich Dürrenmatt e Mauro Boselli. Inutile dire che, senza farlo apposta, ho attinto ai loro tesori come una spugna: il mio stile ha quindi un po’ della complessità di Tolkien, dell’evocatività di Bulgakov, della leggerezza di Calvino, dell’asciutta analisi di Dürrenmatt. Almeno, questo è quel che ci vedo io; voi sentitevi liberi di ritenerlo un calderone senza capo né coda.

Il mio interesse verte in particolare sul genere fantasy (con tutte le sue derivazioni) e sulla metanarrativa: personaggi che si riconoscono come tali, realtà e palcoscenico, mondo della vita e mondo della scrittura. Chi può dire però che il futuro non riservi anche romanzi, dialoghi, gialli, storie dell’orrore e del mistero! Sapete come si dice: solo le montagne non s’incontrano. Che cosa c’entra coi generi letterari? È la magia delle libere associazioni; la magia della scrittura.

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Bibliografia

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