Voglio scrivere
prima di perdere la penna.
Voglio farlo
prima di perdere un briciolo di tentativo.
Lo so,
non è perfetto
e non lo sarà mai,
ma io non voglio demordere.
È una scala che scendo
con lo zaino sulle spalle,
prima che il mondo mi sommerga
con la sua domenica senza tramonto.
Le scarpe da ginnastica
e la musica nelle orecchie.
Sfere di goccia in questa cavità,
un padiglione di bronzo.
Domani mattina ti ascolterò;
adesso sono troppo preso con i battiti
della mia angoscia
che si riversa dalle mie orecchie malferme
da “Crisalide-Trilogia poetica”, pag 27