Skip to content
Home » Contents » Il Diario di Gothra 17

Il Diario di Gothra 17

Tempo di lettura: 1 minuto

E’ arrivata la prima pioggia.
Era ora, dopotutto. Le giornate stanno cominciando pericolosamente ad allungarsi e solo
qualche ciuffo di nuvole era stato avvistato fino a qualche giorno fa. Invece, questa volta, un
promettente cumulonembo è stato avvistato nel mattino dalla fortezza in direzione del
Pennacchio. Poco prima del Secondo Pranzo il sole si è oscurato e i funzionari si sono
precipitati fuori dalla Biblioteca suonando le loro campane cilindriche con un osso pollo
gridando all’arrivo della nuova pioggia. Non chiedermi perchè si faccia così. Non l’ho mai
capito. Poco dopo la prima pioggia ha cominciato a battere sui giardini a lavare via la
polvere di questi giorni di secco.
Sorprende che sia arrivata così tardi. Di solito è proprio quando la temperatura comincia a
salire che si avvistano le prime piogge, addirittura in passato avvenivano anche nel periodo
del Buio.
Mi fa piacere che sia finalmente arrivata. Anzi, quasi sollievo.
Non potevo smettere di pensare come ne avessero bisogno i miei contadini. Il mio mugnaio
mi ha mandato una missiva disperata qualche giorno fa. Sono poche righe, ma abbastanza
chiare.
Il suo servo Grano saluta Splendente Triforo Gmite Aghiforo per mezzo del suo servo Arite
Signore della Città, mi inginocchio davanti a lei. La prego di considerare la situazione idrica
incombente come necessaria ad una rimodulazione del contributo da me dovuto alle casse
della Città.
Non continuo perché il resto è una supplica ridondante e inutile. Anzi, sono sicuro che è un
imbellimento di Ariete, mio inviato in quella terra. Avendo conosciuto di persona Grano, avrà
detto una frase o due infarcite di offese a me e alla mia gente. La maggior parte dei
Fondatori non ha mai avuto a che fare coi contadini e non ha idea di quanto possono essere
brutali, violenti eppure così sinceri. Sembrano bambini, puri e feroci.
Almeno sanno essere loro stessi. Senza paura, senza ripensamenti e non importa se il costo
delle loro scelte è la vita. Per loro, se non la possono possedere, non è vita.
Tutto questo avveniva in Gothra il giorno 18 del Periodo della Prima Pioggia, anno 569 del
tempo ordinario.